La differenza di genere in ambito lavorativo non si limita alle semplici differenze biologiche, ma soprattutto alle differenze socio-ambientali (differenze sociali e culturali, i comportamenti, le rispettive professioni svolte, le condizioni lavorative, i ruoli ecc).
Queste differenze sono troppo spesso sottovalutate ed ignorate quando in realtà hanno un’importante influenza sui rischi lavoro correlati.
Difatti, esistono sul luogo di lavoro le malattie “di genere”, cioè quelle patologie professionali che colpiscono in modo diverso uomini e donne.
Di seguito la tabella pubblicata dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro EU-OSHA che esplica in maniera sintetica la diversa incidenza che un rischio o una conseguenza sulla salute può comportare nell’uomo e nella donna:
Occorre, al fine della valutazione dei rischi, procedere con un criterio non imparziale ma attento alla soggettività, con la partecipazione di tutte le figure che collaborano con il datore di lavoro (RSPP, medico competente, RLS/RLST ecc.). Solo in questo modo sarà possibile assicurare a tutti i lavoratori e lavoratrici un livello elevato di salute e sicurezza.