Immagina di essere al lavoro, esposto ad un evidente rischio per la tua salute, eppure decidi di non proteggerti. Perché? Nonostante le normative che impongono l'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI), molti lavoratori continuano a ignorarli. E questo non succede per caso: le ragioni vanno dalla scarsa informazione alla mancanza di una vera e propria cultura della sicurezza, fino alla sensazione che "a loro non capiterà mai nulla".
Ma cosa dice realmente la legge? E cosa potrebbe fare il datore di lavoro per cambiare questa mentalità?
Secondo l’Art. 75 del Decreto Legislativo 81/2008, è obbligatorio l’impiego dei DPI quando i rischi non possono essere eliminati o ridotti attraverso misure tecniche, protezioni collettive o altre modalità di riorganizzazione del lavoro. Tuttavia, nonostante questa disposizione, numerosi lavoratori tendono a non indossarli, non considerando che i DPI sono vere e proprie “attrezzature di lavoro”.
Il Decreto li definisce come qualsiasi strumento, dispositivo o impianto destinato ad essere utilizzato nel corso del processo lavorativo.
Un altro fattore che contribuisce alla non osservanza di questa norma è la mancanza di adeguata informazione e formazione.
L'Art. 73 del Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce che il datore di lavoro deve garantire che i lavoratori ricevano tutte le informazioni necessarie per l’uso corretto dei DPI e delle attrezzature di lavoro, comprese le situazioni anomale che potrebbero verificarsi durante l’uso.
Inoltre, il datore di lavoro è responsabile di fornire una formazione adeguata sui rischi e sull’utilizzo delle attrezzature, garantendo che i lavoratori comprendano le istruzioni e le modalità di utilizzo.
Ciò include la formazione su come ridurre i rischi e come intervenire in caso di situazioni impreviste. Nonostante le disposizioni, spesso l’informazione è insufficiente e non si promuove una cultura della sicurezza adeguata, soprattutto nei confronti dei rischi legati ai DPI.
A ciò si aggiunge un atteggiamento diffuso tra molti lavoratori, soprattutto quelli con più anni di esperienza, che tendono a non indossare i DPI con la convinzione che "sanno fare il lavoro"e che non corrono rischi, dato che sono abituati a lavorare in quel determinato ambiente da anni.
Questa convinzione, purtroppo, è una delle più pericolose, perché porta a sottovalutare i rischi e a credere che l’esperienza possa sostituire la protezione che i dispositivi dovrebbero garantire. Tuttavia, l’esperienza non è mai una garanzia contro gli incidenti: i rischi si evolvono e, anche i lavoratori più esperti, senza una protezione adeguata, non sono immuni agli infortuni.
In aggiunta agli obblighi di formazione e informazione, l'Art. 15 del Decreto Legislativo 81/2008 impone al datore di lavoro l'adozione di misure generali di protezione, tra cui la valutazione dei rischi, l’eliminazione dei pericoli o la loro riduzione, nonché l’uso di dispositivi di protezione collettiva prima di ricorrere ai DPI.
Tuttavia, molti di questi obblighi non vengono attuati correttamente, creando un ambiente di lavoro dove i DPI vengono considerati come una “seconda opzione” e non come una misura indispensabile per la tutela della salute e sicurezza del lavoratore.
Nonostante le normative chiaramente stabiliscano le responsabilità dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti nella gestione della sicurezza sul lavoro, spesso si assiste a una delega errata di compiti relativi alla protezione individuale, che vengono attribuiti al responsabile del servizio di prevenzione e protezione o al medico competente. L'Art. 18 del Decreto Legislativo 81/2008 chiarisce che è compito del datore di lavoro fornire i DPI ai lavoratori, garantirne l'uso corretto e assicurarsi che solo i lavoratori adeguatamente formati accedano alle aree ad alto rischio.
Purtroppo, in molti casi la supervisione effettiva è carente, e i lavoratori, sentendosi privi di un adeguato controllo, percepiscono l’utilizzo dei DPI come facoltativo, spesso per via di una falsa sensazione di sicurezza. Inoltre, la percezione che i DPI possano risultare scomodi o che non vi sia un rischio immediato può portare a una loro mancata adozione.
Il mancato utilizzo dei DPI da parte dei lavoratori è spesso legato ad un difetto di informazione, formazione e supervisione.
Nonostante le normative previste dal Decreto Legislativo 81/2008, troppo spesso si assiste a una gestione inefficace della sicurezza, dove i lavoratori non sono sufficientemente motivati a indossare i dispositivi di protezione. È essenziale che tutte le figure responsabili, dal datore di lavoro ai dirigenti e ai preposti, assumano il ruolo di garanti della sicurezza sul lavoro, applicando correttamente le normative e promuovendo una cultura della sicurezza che valorizzi l'importanza dei DPI come strumento fondamentale per la protezione della salute dei lavoratori.