La privacy online è uno degli argomenti più gettonati delle ultime settimane. In Italia, come nel resto del mondo, sempre più persone utilizzano Internet per una vasta gamma di attività, dalla comunicazione al lavoro, dalla ricerca all’intrattenimento. Tuttavia, questo aumento dell’utilizzo di Internet ha anche portato ad un aumento delle minacce online e della vulnerabilità dei dati personali.
Dopo i diversi casi di ransomware, un tipo di virus capace di criptare i dati di un computer, con conseguente richiesta di riscatto economico per la decriptazione dei dati oltre che del mantenimento della loro privacy, tale tematica ha mosso ulteriore interesse. Queste tipologie di attacco si sono diffuse enormemente negli ultimi anni, causando danni strutturali e sociali significativi.
Stando a Yarix, società famosa per i report sulla cybersicurezza, l’Italia è il quinto paese più colpito al mondo, preceduta da Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Germania.
Riguardo l’implementazione dei sistemi di privacy online, ha fatto scalpore il recente caso dell’ASL 1 in Abruzzo, dove un attacco hacker ha violato la privatezza dell’Azienda sanitaria abruzzese, nella quale figuravano anche alcuni dati legati al latitante Matteo Messina Denaro, con conseguente pubblicazione online di diversi referti, come riportato da Repubblica.
Ma se oggi si hanno dati più chiari sui virus informatici in Italia, bisogna ringraziare Exprivia, società per azioni italiana che si occupa di progettazione e sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT per il mercato bancario, medicale, industriale, telecomunicazioni e Pubblica Amministrazione.
Grazie al “Threat Intelligence Report’” del loro Osservatorio Cybersecurity, reperibile anche su Tecnomedicina, le analisi di 122 fonti aperte (siti di aziende, agenzie stampa, social media, ecc...) hanno delineato la situazione informatica del Bel Paese.
Stando al rapporto, i mesi tra gennaio e marzo presentano un calo dei cyberattacchi del 44%, rispetto all’ultimo trimestre del 2022, con un totale di 308 casi.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli attacchi risultano dimezzati, gli incidenti sono diminuiti di oltre il 70% e le violazioni della privacy online del 37%. Tuttavia, nonostante questa diminuzione, il direttore Cybersecurity di Exprivia, Domenico Raguseo, avverte che non bisogna abbassare la guardia di fronte al crimine informatico, soprattutto considerando l’aumento dei dispositivi connessi alla rete.
Sempre su Tecnomedicina, Raguseo enfatizza la necessità di continuare ad investire nella sicurezza informatica per contrastare queste minacce.
Inoltre, si è verificato un peggioramento dei dispositivi medicali intelligenti e dei servizi esposti in rete, rendendoli più vulnerabili a causa dell’aumento delle attività digitali.
In sintesi, nonostante una diminuzione delle minacce informatiche nel primo trimestre del 2023, è necessario continuare a perfezionare i sistemi di privacy online, soprattutto considerando l’aumento dei dispositivi connessi in rete e la vulnerabilità dei settori come quello medico.
Riguardo la privacy online, l’ACN, l’Autorità nazionale per la cybersicurezza a tutela degli interessi nazionali nel campo della sicurezza e resilienza cibernetiche, ha fatto un bellissimo regalo in materia.
In occasione dell’Internet Safer Day del 7 febbraio, giornata dedicata al sensibilizzare un uso consapevole di Internet, l’agenzia ha stilato 9 consigli per muoversi con più prudenza nella rete, ecco quelli più importanti:
- Imposta una password lunga e complessa. Se la ricordi senza sforzo non è una buona password. Meglio ancora è usare l’autenticazione a più fattori (2MFA) per accedere ai servizi sensibili. Esistono dei modi per risalire alle password di default dei router, ricorda di cambiarle. Infine, non usare la stessa password per più servizi. Useresti mai la stessa chiave per accendere la macchina, aprire il portone di casa o la cassetta di sicurezza in banca?
- Ricorda di aggiornare il tuo sistema operativo. È un’operazione che richiede poco tempo, rende più sicuro il tuo dispositivo e ne ottimizza le prestazioni.
Nessun apparato deve essere “lasciato indietro” perché come in ogni catena la forza è uguale a quella del suo anello più debole. E installa un antivirus.
- Fai sempre una copia di backup dei tuoi dati più importanti e tienilo in una memoria elettronica (penna USB o HD) staccata dalla rete.
- Controlla se il sito web a cui ti connetti ha la Https. Se ce l’ha, la comunicazione è più sicura.
- Non rispondere a e-mail di persone sconosciute e non aprire link e allegati inattesi. Verifica sempre prima, potrebbe trattarsi di phishing.
La vostra banca dati vi manda una nuova App? Un amico vi chiede di inviargli il codice? Ricontattateli utilizzando i contatti abituali (l’assistenza, il numero telefonico), senza fretta.
- Minimizza il tipo e la quantità di dati che cedi volontariamente per accedere a qualsiasi servizio online.
- Pulisci i dati di navigazione e i cookie dal tuo browser quando hai finito.
- In vacanza, in albergo, in viaggio, evita di usare wi-fi pubblici non sicuri. Se puoi usa una Virtual Private Network (Vpn) affidabile.
- Non lasciare il tuo dispositivo incustodito ovunque tu sia.
Fonte:
https://www.buonenotizie.it/misc/2023/06/22/privacy-online-9-consigli-per-difendersi-dagli-hacker/cretella/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook
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