In base ai dati riportati periodicamente dall’INAIL nella sezione “Open data”, possiamo avere informazioni specifiche riguardo all’andamento delle denunce di infortunio, anche con esito mortale, e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di aprile 2023.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro aprile 2023 sono state 187.324, ovvero -26,4% rispetto al 2022. Questa riduzione delle denunce di infortunio, in complesso, è dovuta quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19.
A livello nazionale rispetto all’analogo periodo del 2022 c’è stato un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, mentre quelli in itinere, ovvero occorsi nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno registrato un aumento dell’8,8%.
Nell’analisi di settore lavorativo si è riscontrato:
- Settore dell’industria e dei servizi: -33,0%;
- Agricoltura: -0,2%;
- Conto Stato: +5,7%.
L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del paese, soprattutto nelle Isole e al Sud.
Le regioni con i maggiori decrementi percentuali sono: la Campania, la Liguria, il Molise e l’Abruzzo.
La diminuzione che emerge ha interessato sia la componente femminile, sia quella maschile, sia i lavoratori italiani, sia quelli comunitari ed extracomunitari.
Dall’analisi per classi d’età emergono riduzioni in tutte le fasce tranne tra gli under 20 e tra gli over 74 anni.
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nel primo quadrimestre del 2023 sono state 264, ovvero +3 rispetto al 2022 (+1,1%).
L’incremento riscontrato (+1,1%) potrebbe essere soggetto all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche, pertanto per quantificare il fenomeno, è necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2023.
L’analisi territoriale evidenzia un incremento nel Nord-Ovest, al Centro e nelle Isole. Tra le regioni con i maggiori aumenti vi sono: la Liguria, l’Umbria e la Campania; mentre i cali più evidenti sono quelli di: Puglia, Toscana, Emilia-Romagna e Provincia autonoma di Bolzano.
La crescita rilevata riguarda solo la componente maschile e in particolare si è riscontrato un aumento tra gli extracomunitari.
Dall’analisi per classi d’età si registrano incrementi tra gli under 29 e tra gli over 49.
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’INAIL nel primo quadrimestre del 2023 sono state 23.869, ovvero +23,8% rispetto al 2022 (nel 2023 vi sono stati 4.582 casi in più).
Le tre malattie professionali più denunciate sono ancora le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio, seguite poi dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
Nell’analisi di settore lavorativo si è riscontrato:
- Conto Stato: +28,1%;
- Agricoltura: +23,8%;
- Settore dell’industria e dei servizi: +23,7%.
L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce solo nelle Isole. Lo studio condotto sottolinea un incremento di +30,0% per le lavoratrici ed un incremento di +21,6% per i lavoratori.
L’incremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori comunitari, sia di quelli italiani, ma soprattutto degli extracomunitari.
In conclusione, per poter analizzare e quantificare correttamente il fenomeno infortunistico e l’andamento delle malattie professionali è necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2023, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo ad ogni denuncia.