Il Fondo sostiene le imprese che hanno necessità di adeguarsi a nuovi modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali e in caso di progetti di investimento strategico o di transizione industriale, e che necessitano a questo fine di formare nuove competenze per i propri lavoratori e lavoratrici.
Gli interventi del Fondo nuove competenze hanno ad oggetto il riconoscimento di contributi finanziari per datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro destinati a percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori.
Il Fondo nuove competenze 2024 offre un supporto concreto alle imprese per la formazione dei propri dipendenti, coprendo una parte davvero significativa dei relativi costi.
Funziona attraverso un sistema di contributi a fondo perduto che possono coprire fino al 100% del costo del lavoro dedicato ai percorsi formativi.
In particolare, il Fondo, se fosse in linea con quello degli anni precedenti, dovrebbe coprire:
- Il 100% dei contributi assistenziali e previdenziali dei dipendenti (al netto degli eventuali sgravi contributivi);
- Il 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione.
Tuttavia, laddove siano stati stipulati accordi che prevedano una riduzione dell’orario di lavoro (oltre alla rimodulazione dell'orario per la formazione) a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal Fondo nuove competenze potrebbe essere pari al 100%.
Per accedervi dunque è necessario che le aziende stipulino specifici accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, destinati alla formazione.
Il Fondo permette alle aziende di ottenere il finanziamento sotto forma di rimborso per le ore di lavoro dedicate alla formazione dei dipendenti.
Il beneficio è integrabile con quelli offerti dai Fondi Interprofessionali, garantendo una formazione completamente gratuita per i lavoratori.
La gestione delle domande è affidata al Ministero del Lavoro, mentre l'INPS si occupa di erogare i contributi.
In attesa del decreto attuativo di prossima emissione vediamo requisiti e caratteristiche delle ultime versioni del Fondo nuove competenze (biennio 2022-2023):
- Durata: I progetti formativi devono avere una durata minima (40 ore) e massima (200 ore) per ciascun lavoratore coinvolto;
- Contributo massimo: Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà superare i 10 milioni di euro;
- Anticipazione: Ogni azienda può chiedere un’anticipazione fino al 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fidejussione.
Il saldo potrà essere richiesto, tramite la piattaforma informatica, al completamento delle attività di sviluppo delle competenze da parte dei lavoratori, entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza.
Tutti i datori di lavoro privati, comprese le società a partecipazione pubblica, sono idonei a richiedere i contributi a condizione che:
- Siano conformi alle normative relative ai versamenti contributivi, tributari e alle prestazioni sociali;
- Non si trovino in stato di liquidazione, fallimento, interruzione delle attività, concordato preventivo, o non siano oggetto di procedure che possano portare a tali condizioni;
- Non abbiano in corso controversie, sia giudiziarie che extragiudiziarie, in merito a finanziamenti pubblici;
- Abbiano stipulato accordi collettivi per la ridistribuzione dell'orario di lavoro dedicati a programmi di sviluppo professionale dei dipendenti, conformemente a quanto stabilito dal decreto di riferimento e dall'avviso corrispondente.
I progetti di formazione devono puntare all'acquisizione di competenze riconosciute a livello internazionale, seguendo specifici riferimenti come il DigComp 2.1 per le competenze digitali di base, la norma UNI EN 16234-1 per competenze digitali avanzate, e la classificazione ESCO per quelle legate alla sostenibilità ambientale.
Inoltre, è richiesto che i programmi formativi valorizzino le competenze già detenute dai lavoratori e siano personalizzati basandosi su valutazioni iniziali, in linea con gli standard professionali di qualificazione del Repertorio Nazionale, definiti dall'art. 8 del decreto legislativo n. 13 del 2013.
La terza edizione del Fondo nuove competenze dovrebbe introdurre alcune novità significative per potenziare ulteriormente l’efficacia della misura:
- Ampliamento delle aree di formazione: Oltre ai temi digitali ed ecologici, la nuova edizione prevede l’inclusione di corsi focalizzati sulle competenze per migliorare il welfare aziendale e il benessere organizzativo.
- Piattaforma digitale: Sarà introdotta una nuova piattaforma digitale per la gestione delle domande e dei rimborsi, con l’obiettivo di semplificare le procedure e ridurre i tempi di attesa.
- Possibilità di sostituire i dipendenti inclusi nel piano formativo, qualora, ad approvazione dell’istanza, non fossero più disponibili.
- Gestione più efficiente: Rispetto alle precedenti edizioni, la gestione passa da ANPAL a Sviluppo Lavoro Italia, sotto il diretto controllo del Ministero del Lavoro, che predisporrà la relativa piattaforma telematica per l’invio e la gestione dei progetti.
- Progetti interaziendali: Possibilità di presentare progetti di filiera e di gruppi di imprese, che permettono di aumentare il contributo massimo e di prevedere attività comuni fra più imprese.