LA SOSTENIBILITÀ DEGLI ONERI FINANZIARI: PILASTRO DELLA SALUTE AZIENDALE E DELLA SOLIDITÀ ECONOMICA

Quando si parla di “sostenibilità” in ambito economico-aziendale, inevitabilmente si fa riferimento al profilo finanziario della gestione e, in particolare, alla capacità dell’azienda di far fronte ai suoi debiti nei confronti dei prestatori di capitale.

Tra questi spiccano ovviamente le banche, per le quali il monitoraggio degli indici di sostenibilità dell’azienda cliente costituisce una delle premesse fondamentali per valutare il merito creditizio e quindi concedere credito e verificare il permanere della capacità di rimborso, una volta erogato il finanziamento.

L’indice di sostenibilità degli oneri finanziari rientra nel più vasto novero degli indicatori di sostenibilità dei debiti finanziari e riguarda il cosiddetto servizio del debito.

Esso può essere espresso in più modi, di cui il più semplice consiste nel confrontare gli oneri finanziari e i ricavi di vendita, determinando così l’incidenza percentuale dei primi sui secondi:

L’espressione dell’indice mediante una percentuale sottolinea il peso che il costo dell’indebitamento finanziario rappresenta sul totale dei ricavi di vendita.

È, in primo luogo, un indice di incidenza dell’onerosità di tale costo sui ricavi, e quindi del margine che rimane a copertura di tutti i costi da sostenere per gestire il business (gestione operativa) e rimunerare il capitale proprio.

 

Questa è anche l’interpretazione più immediata del quoziente, nell’ottica della redditività e come tale ben presente nelle analisi di chi gestisce l’azienda.

Dalle banche viene inteso innanzitutto come sintomo della sostenibilità, per l’azienda cliente, del servizio del debito, che si affianca alla sostenibilità del rimborso del debito stesso.

Dato che tale attitudine deriva innanzitutto dalla capacità di produrre ricavi di vendita, con i relativi incassi, minore è l’incidenza percentuale degli oneri sui ricavi, maggiore viene ritenuta la sostenibilità. A volte, in ambito bancario, si formulano dei livelli standard di incidenza attorno al 2-3% del fatturato.

Al riguardo, però, si obbietta che l’idea di copertura degli oneri finanziari attraverso i ricavi di vendita è troppo generica e, di per sé, non tiene conto dei costi della gestione operativa, che potrebbero comprometterla seriamente.

Per questa ragione si preferisce affiancare (o sostituire) l’indice in oggetto con quello chiamato di copertura degli oneri finanziari, espresso confrontando con gli oneri stessi il cosiddetto EBITDA, che è una misura di autofinanziamento della gestione operativa.

 

Fonte: https://farenumeri.it/indice-sostenibilita-oneri-finanziari/

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