Il RENTRI è un registro digitale istituito dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che consente alle aziende e agli enti che producono, trasportano o gestiscono rifiuti di registrare e tracciare tutte le informazioni relative ai rifiuti prodotti o trattati.
Il sistema è obbligatorio per tutte le imprese e i professionisti che svolgono attività di gestione dei rifiuti (produttori, trasportatori, smaltitori, recuperatori).
Nel RENTRI vengono registrati i dati relativi ai rifiuti, come la quantità, il tipo, l'origine e la destinazione finale.
La piattaforma è stata progettata per semplificare e rendere più efficienti le operazioni di tracciabilità e per favorire la gestione elettronica dei documenti che oggi vengono tradizionalmente registrati in formato cartaceo.
Il funzionamento del RENTRI si articola su vari livelli:
1. Registrazione e accesso: le imprese o gli operatori del settore rifiuti devono registrarsi sulla piattaforma, ottenere le credenziali di accesso e iniziare a utilizzare il sistema.
2. Tracciamento dei rifiuti: ogni volta che un rifiuto viene prodotto, trasportato o trattato, deve essere registrato nel RENTRI.
Le informazioni da fornire comprendono:
- Codice CER (Codice Europeo dei Rifiuti) per identificare il tipo di rifiuto;
- Quantità e peso del rifiuto;
- Modalità di smaltimento o recupero;
- Destinazione finale (ad esempio, discarica o impianto di recupero).
3. Notifiche e controlli: il sistema fornisce la possibilità di effettuare delle verifiche sui flussi di rifiuti, facilitando i controlli da parte delle autorità competenti.
Eventuali anomalie o errori vengono segnalati, e il sistema è in grado di generare report specifici per il monitoraggio continuo.
4. Eliminazione del registro cartaceo: una delle innovazioni principali introdotte dal RENTRI è proprio la sostituzione dei registri cartacei con una piattaforma digitale.
I tradizionali formulari di identificazione dei rifiuti, che fino ad oggi erano compilati manualmente, possono ora essere registrati elettronicamente, con un notevole risparmio di tempo e risorse. Questa digitalizzazione riduce anche i rischi di errori e truffe legate alla gestione cartacea dei documenti.
L'iscrizione al RENTRI diventa obbligatoria per una serie di soggetti, come indicato dal decreto.
A partire da dicembre 2024, dovranno iscriversi al sistema le seguenti categorie:
a. Enti e imprese che trattano rifiuti: chi svolge attività di smaltimento, recupero o trattamento dei rifiuti dovrà obbligatoriamente iscriversi al RENTRI.
b. Produttori di rifiuti pericolosi: le aziende che producono rifiuti pericolosi, come quelli derivanti da attività industriali o di lavorazione, dovranno registrarsi e tracciare ogni flusso di rifiuto.
c. Trasportatori e commercianti di rifiuti pericolosi: anche chi si occupa del trasporto e della gestione commerciale di rifiuti pericolosi sarà tenuto a iscriversi.
d. Consorzi per il recupero e il riciclaggio: le imprese che operano in specifici settori di recupero di rifiuti particolari, come batterie o pneumatici, saranno obbligate a iscriversi al RENTRI.
e. Soggetti che trattano rifiuti non pericolosi: enti e imprese che gestiscono rifiuti non pericolosi, ad esempio quelli derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e dal trattamento delle acque reflue, dovranno iscriversi al sistema.
Anche le imprese che non rientrano in queste categorie potranno iscriversi volontariamente al RENTRI per beneficiare di una gestione più efficiente e trasparente dei rifiuti.
È prevista una fase transitoria che si concluderà a febbraio 2026.
Le imprese tenute ad iscriversi procederanno a scaglioni:
- Dal 15/12/2024 al 13/02/2025: gestori (impianti, trasportatori e intermediari/commercianti senza detenzione) e produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti.
- Dal 15/6/2025 al 14/8/2025: produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti.
- Dal 15/12/2025 al 13/2/2026: i restanti produttori di rifiuti pericolosi.
Il numero dei dipendenti è calcolato in base al numero degli stessi presenti al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento.
Con l'adozione del RENTRI, il tradizionale registro cartaceo dei rifiuti, che veniva utilizzato per registrare i flussi di rifiuti, è destinato ad essere progressivamente abbandonato.
Infatti, la digitalizzazione delle informazioni rende il sistema molto più agile e sicuro, permettendo di tracciare i dati in tempo reale, ridurre i costi di archiviazione e la burocrazia e migliorare la gestione complessiva dei rifiuti.
A partire dal 15/2/2025 solo il registro diventerà digitale, il formulario rimarrà cartaceo sino al 15/2/2026: a seguire da tale data anche quest’ultimo diventerà digitale e, oltre ad essere inviato in tempo reale al RENTRI per i soli rifiuti pericolosi, dovrà essere anche compilato in cooperazione fra produttore, trasportatore e destinatario.
Il RENTRI rappresenta una rivoluzione nella gestione e tracciabilità dei rifiuti in Italia.
Con il passaggio da un sistema cartaceo a uno digitale, si mira a migliorare la gestione, la trasparenza e l'efficienza del sistema di smaltimento dei rifiuti.
La digitalizzazione del registro e la gestione in tempo reale dei flussi di rifiuti offriranno numerosi vantaggi, come una maggiore sicurezza, il miglioramento del controllo e la riduzione degli errori.